L’aereo che trasportava la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, non è stato solo un volo di routine, ma il palcoscenico di un incidente che ha messo in luce una nuova e preoccupante dimensione del conflitto globale.
La Commissione europea ha confermato oggi un precedente articolo del Financial Times, secondo cui un aereo con a bordo la presidente dell’esecutivo dell’UE è stato colpito da un disturbo GPS durante l’atterraggio di ieri in Bulgaria.
L’incidente, avvenuto mentre l’aereo si preparava ad atterrare all’aeroporto internazionale di Plovdiv, nel sud della Bulgaria, ha costretto il pilota ad affidarsi a mappe cartacee per un atterraggio sicuro.
Il governo di Sofia ha immediatamente puntato il dito contro la Russia, accusandola di utilizzare il disturbo Gps come parte del suo crescente arsenale di guerra ibrida.
Secondo le autorità bulgare, il segnale GPS è stato “neutralizzato” durante l’avvicinamento dell’aereo charter all’aeroporto di Plovdiv, costringendo il controllo del traffico aereo a utilizzare strumenti di navigazione alternativi. L’incidente si è verificato nell’ambito del tour di von der Leyen negli Stati membri dell’UE che confinano con Russia, Bielorussia e Mar Nero, con l’obiettivo di rafforzare il sostegno all’Ucraina e dimostrare unità di fronte all’aggressione russa. Dopo l’incidente, un portavoce della Commissione europea ha dichiarato che l’evento rafforzerà l’impegno dell’UE ad aumentare la spesa per la difesa e a migliorare la preparazione alla difesa europea.
Questo episodio non è un caso isolato. Come riportato di recente anche da Bloomberg, gli incidenti di interferenza GPS sono aumentati in modo significativo, in particolare nella regione baltica.
Le autorità degli Stati scandinavi e baltici hanno ripetutamente denunciato la Russia per aver regolarmente disturbato il segnale Gps nella regione. Un team di ricercatori polacchi e tedeschi, dopo aver studiato le interferenze per sei mesi a partire da giugno 2024, ha concluso che la Russia è la responsabile, utilizzando una flotta di navi ombra e la sua enclave di Kaliningrad per condurre tali operazioni.
Oggi, il Gps è molto più di un semplice strumento di navigazione. È il filo invisibile che tiene insieme le infrastrutture critiche del nostro mondo moderno: sincronizza le reti elettriche, supporta le telecomunicazioni e guida veicoli, navi e aerei. Ma cosa succede quando questo filo si spezza?
Il GPS funziona grazie a una costellazione di satelliti che inviano segnali radio deboli, rendendoli estremamente vulnerabili ai disturbi. Le interferenze possono essere involontarie, come un’antenna difettosa, o volontarie, causate da dispositivi chiamati jammer e spoofer:
Prima dell’aereo di von der Leyen, un caso documentato dalla Cybersecurity and Infrastructure Security Agency statunitense mostra la fragilità del sistema: nel gennaio 2022, un trasmettitore difettoso a Denver ha disattivato i segnali GPS per 33 ore, causando disservizi aerei, ferroviari e alle reti elettriche.
Le autorità statunitensi, come la FCC (Federal Communications Commission) e la Guardia Costiera, hanno sviluppato procedure per individuare e disattivare le fonti di interferenza. Inoltre, molte aziende utilizzano sistemi di backup e fonti alternative di navigazione.
Nel caso dell’aviazione e del traffico marittimo, l’uso di mappe cartacee e strumentazioni radar rimane una difesa fondamentale, che ha permesso all’aereo di von der Leyen di atterrare in sicurezza.Tuttavia, questi attacchi svelano una debolezza strategica a lungo termine.
La National Security Space Association (NSSA) ha avvertito che gli Stati Uniti sono eccessivamente dipendenti dal GPS e non dispongono di alternative sufficientemente robuste, a differenza di Russia e Cina, che hanno sviluppato sistemi di riserva terrestri per i segnali spaziali.
Nel silenzio dello spazio, una rivoluzione sta ridefinendo il futuro della guerra: il sistema di navigazione satellitare cinese BeiDou. Non è più una semplice alternativa al GPS, ma un’infrastruttura strategica con capacità militari uniche. Un recente studio della National University of Defense Technology (NUDT), la principale istituzione di ricerca del PLA (Esercito Popolare di Liberazione), ha svelato l’architettura innovativa di BeiDou, che integra stazioni terrestri e collegamenti inter-satellitari (ISL).
Questa architettura, pienamente operativa da luglio 2020 con una costellazione di 30 satelliti, garantisce vantaggi pratici e strategici per il PLA:
L’uso di BeiDou è già una realtà per l’esercito e la marina cinesi. I terminali sono installati a livello di brigata e reggimento, sulle navi della PLAN (People’s Liberation Army Navy) e nelle forze aeree. Regolarmente si utilizzano nelle esercitazioni per integrare le comunicazioni e trasmettere dati di targeting ai gruppi di artiglieria.
La Cina sta espandendo l’uso di BeiDou anche a livello civile e industriale, con l’obiettivo di integrarlo in settori come l’Internet of Vehicles e le reti intelligenti, creando un ecosistema tecnologico che può essere mobilitato per scopi militari.
Inoltre, la Cina sta stringendo accordi con altri paesi per l’interoperabilità dei sistemi di navigazione. A fine settembre 2022, Russia e Cina hanno siglato contratti per l’installazione reciproca di stazioni per i sistemi GLONASS e BeiDou, un passo che aumenta la precisione e l’affidabilità di entrambi. Anche l’Iran ha annunciato l’intenzione di sostituire gradualmente il GPS con BeiDou.
L’incidente di Plovdiv e i progressi di BeiDou indicano un chiaro cambio di paradigma: la guerra di navigazione è una realtà. Mentre l’UE si impegna a rafforzare le proprie capacità di difesa, la Cina ha già stabilito un nuovo standard per l’autonomia, la precisione e la resilienza dei sistemi di navigazione satellitare.
La dipendenza occidentale dal Gps non è più solo una questione tecnologica, ma una vulnerabilità strategica che rischia di alterare gli equilibri di potere nel mondo.