Gli sportelli automatici (ATM), pilastri del nostro sistema bancario, sono generalmente percepiti come dispositivi sicuri. Tuttavia, come ci dimostra la ricerca condotta da Enes_0425, un ricercatore di sicurezza informatica, queste macchine possono nascondere vulnerabilità insospettabili. In questo articolo provo a commentare la scoperta abbastanza inquietante, che dimostra come un semplice gesto sullo schermo di un ATM possa aprire le porte a un mondo di problemi.
Enes_0425 ha individuato una grave vulnerabilità in alcuni sportelli automatici basati sul sistema operativo Windows. Attraverso un semplice gesto di swipe sullo schermo, simile alla combinazione di tasti Win+Tab, è possibile accedere al desktop del sistema. Questo gesto, apparentemente innocuo, consente di raggiungere funzionalità critiche come il file explorer e le impostazioni di sistema, trasformando gli ATM in potenziali prede per i criminali informatici.
La scoperta non è stata casuale, ma frutto di osservazioni e ispirazioni tratte da conferenze di sicurezza. Durante l’HackerConf 2022, Enes ha tratto spunto da un talk sulla manipolazione di sistemi mal configurati. Notando che gli ATM utilizzano Windows come sistema operativo, ha ipotizzato che questi dispositivi potessero essere vulnerabili a comandi non previsti per l’utente.

Un semplice test su uno schermo touch ha rivelato che un gesto di swipe attivava funzioni del desktop, aprendo la strada a exploit come l’accesso non autorizzato, l’installazione di malware e il furto di dati sensibili.
Questa falla nella sicurezza non è un rischio teorico, ma un problema concreto che può avere gravi conseguenze. Ecco i principali pericoli individuati:
Questi scenari rappresentano un rischio significativo non solo per i consumatori ma anche per la reputazione delle aziende coinvolte.
Per mitigare questo tipo di attacco, Enes suggerisce alcune strategie:
La ricerca di Enes_0425 mette in luce come anche i dispositivi più familiari, come gli sportelli automatici, possano nascondere insidie tecnologiche. Questo caso sottolinea l’importanza di una sicurezza informatica proattiva, non solo per proteggere i dati sensibili dei clienti ma anche per mantenere la fiducia nei sistemi bancari.
Come ha concluso lo stesso ricercatore, ogni vulnerabilità scoperta è un’opportunità per rafforzare la sicurezza.