Per garantire la sicurezza dei dati nel cloud, il Polo Strategico Nazionale ha adottato il modello di responsabilità condivisa per la sicurezza (Shared Security Responsibility Model – SSRM), per delineare le responsabilità tra il provider di servizi cloud e l’utente finale.
All’interno del modello si chiarisce che il PSN è responsabile della sicurezza “del” cloud, gestendo le infrastrutture fisiche come server, rete e Data Center; mentre la Pubblica Amministrazione, in qualità di utente, si occupa della sicurezza “nel” cloud, proteggendo i dati, le configurazioni di sicurezza delle applicazioni e il controllo degli accessi.
La suddivisione di tali compiti assicura che nessun aspetto della sicurezza sia trascurato.
Dunque, le matrici di responsabilità condivisa sono strumenti fondamentali nella gestione della sicurezza dei servizi cloud, delineando con precisione i compiti e le responsabilità di ogni parte, migliorando il coordinamento tra le parti e l’efficacia nell’attuazione delle strategie di sicurezza.
Attraverso tali strumenti si riconosce che sia il fornitore del servizio (come Polo Strategico Nazionale) sia l’utente finale (come la Pubblica Amministrazione) hanno ruoli distinti e separati nella gestione della sicurezza, di modo da assicurare che tutte le aree di sicurezza siano coperte in modo efficace, riducendo i rischi e migliorando la protezione complessiva.
Con una gestione trasparente e condivisa degli ambiti di competenza e delle responsabilità, le matrici costituiscono anche uno strumento di governance della sicurezza, promuovendo la sicurezza dei servizi Cloud attraverso una visione comune e condivisa di accountability.
L’esecuzione di audit interni ed esterni ha permesso di sviluppare le matrici di responsabilità condivisa, così da offrire un’organizzazione dei servizi principali suddivisi in cluster per migliorare la governance del servizio, basandosi sulla similitudine dei modelli di erogazione per garantire un ambiente cloud sicuro e ben gestito.
Tali Matrici si basano su un framework di controlli specifico per servizi cloud, definito nella Cloud Control Matrix, articolata in 17 domini di sicurezza e 197 controlli. Per ognuno dei controlli di sicurezza vengono accertate:
L’approccio “Shared By Default” implica una trasparenza e coordinamento continuo tra le parti, garantendo che tutti i livelli di sicurezza siano compresi e attuati efficacemente.
Questo modello di collaborazione non solo risponde alle esigenze immediate di governance della sicurezza in contesti complessi, ma pone anche le basi per una resilienza digitale a lungo termine.
Tale approccio si basa su quattro principi per una gestione ottimale della sicurezza nei servizi cloud:
Le Amministrazioni possono considerare i loro dati al sicuro quando sono protetti da misure di sicurezza fisica e cibernetica ben definite e rigorosamente applicate. Il Polo Strategico Nazionale garantisce la protezione fisica attraverso Data Center avanzati, equipaggiati con sistemi antintrusione, sensori di protezione perimetrale e videosorveglianza, accessibili solo a personale autorizzato.
A livello cibernetico, la sicurezza è rafforzata mediante crittografia avanzata, la gestione proattiva tramite Security Operation Center (SOC) e Computer Emergency Response Team (CERT), e l’osservanza di standard come ISO/IEC 27001 e ISO 22301.
Dunque, lo Shared Security Responsibility Model (SSRM) è uno strumento previsto all’interno della Cloud Control Matrix dominio «Supply Chain Management, Transparency and Accountability», attraverso il quale il Cloud Service Provider (PSN) e il Cloud Service Customer (PA) definiscono e regolano in che modo la responsabilità e l’accountability per la sicurezza dei dati e delle risorse venga suddivisa nell’ambito di uno specifico servizio Cloud.
Per ogni controllo indicato all’interno della Cloud Control Matrix viene identificata l’ownership – come delineato anche nel secondo step sull’accertamento dei controlli di sicurezza – specificando se questa spetta al Cloud Service Provider (PSN), al Cloud Service Customer (PA) o ad una Terza Parte, identificabili in gestori e fornitori ai quali il Provider o il Customer si rivolge per l’erogazione di una componente del servizio.
Per ognuno dei servizi cloud, la sicurezza viene ripartita secondo aree di responsabilità:
Inoltre, il Polo Strategico Nazionale ha realizzato anche un servizio mirato per la gestione dei dati critici. “Secure Public Cloud” utilizza Google Cloud con l’implementazione di chiavi crittografiche gestite dal PSN in Regioni situate sul suolo italiano. Tale servizio a garanzia della sicurezza e della sovranità del dato attraverso:
La creazione di un modello di responsabilità condivisa per la sicurezza rappresenta un passo verso la modernizzazione e la protezione dei dati e delle infrastrutture digitali del paese.
La sinergia e la collaborazione tra le PA e il PSN non solo rafforza la resilienza contro le minacce cibernetiche, ma promuove anche una gestione più efficiente e trasparente delle risorse pubbliche.
Implementare standard di sicurezza rigorosi e definire chiaramente le responsabilità garantisce che le informazioni sensibili siano protette, rispettando al contempo anche le normative vigenti.