Sebbene la tecnologia sia in continua evoluzione, le frodi online stanno divenendo sempre più intelligenti. Si tratta di un fenomeno capace di adattarsi e che richiede una sorveglianza costante.
Secondo l’ultimo Retail Report, il 32% dei retailer italiani ha affrontato costi elevati a causa di frodi e chargeback, mentre il 23% degli acquirenti locali è stato vittima di frodi nei pagamenti nel corso dell’ultimo anno.
L’aspetto delle frodi che più spaventa gli esercenti non è soltanto la perdita in termini finanziari, ma anche l’attrito che si viene a creare con la clientela e il conseguente danno alla reputazione.
Al giorno d’oggi, le frodi finanziarie sono aggressive, pervasive e, diversamente dal passato, complesse.
L’evoluzione della minaccia informatica ci insegna come combatterla
Configurazione e regole antifrode
In questo contesto, abbiamo stilato una checklist di consigli pratici adottabili per smascherare le potenziali frodi che rappresentano una minaccia per i merchant.
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Ottimizzare e mantenere
Non c’è bisogno di farsi prendere dal panico se si dispone già di un solido sistema di prevenzione delle frodi.
Bisogna concentrarsi sull’ottimizzazione del comportamento degli acquirenti piuttosto che sulla revisione della configurazione esistente.
Un buon sistema di prevenzione delle frodi si traduce in un alto tasso di autorizzazioni e in un basso tasso di frodi/chargeback, monitorabili attraverso dashboard dedicate.
Rivedere le regole di velocità
Durante i periodi di picco, i clienti possono effettuare più acquisti per parenti e amici. Occorre tener conto di questa eventualità e considerare un ampliamento delle regole di velocità.
Ad esempio, se normalmente si consentono solo 2 o 3 transazioni in un determinato arco di tempo, è bene aumentare temporaneamente questo limite.
Ridurre le regole di uniformità
Le regole di uniformità sono progettate per far coincidere gli indirizzi di consegna e di fatturazione, nonché i Paesi dei clienti e dell’emittente.
Tuttavia, questi controlli potrebbero generare falsi positivi, poiché le persone inviano regali a indirizzi diversi.
Il consiglio è, dunque, quello di ridurre il rigore delle regole di uniformità e abbassare le soglie di blocco.
Flessibilità di acquisto
Nel caso in cui esaminiamo il rischio a livello di shopper piuttosto che di transazione, è preferibile ridurre le regole e consentire agli shopper di effettuare più di 1 o 2 transazioni in un periodo di tempo limitato.
Se si disponesse anche di soglie rigide sull’importo autorizzato in un determinato periodo di tempo, potrebbe essere vantaggioso consentire un importo più elevato di transazioni in quel lasso di tempo.
Creare un profilo per le stagioni di punta
Il suggerimento è di creare un nuovo profilo di rischio basato su quello esistente, ma con impostazioni più permissive per implementare queste regolazioni.
Se si sospetta un comportamento insolito, è facile tornare al vecchio profilo di rischio.
Ottimizzazione delle conversioni
Lo step successivo in una efficace strategia di contrasto alle frodi online è l’ottimizzazione delle conversioni.
Comprendere 3D Secure
Come Adyen, utilizziamo 3D Secure per l’autenticazione a due fattori nello Spazio economico europeo (SEE) e nel Regno Unito.
Se da un lato fornisce protezione dalle frodi e un trasferimento di responsabilità, dall’altro può aggiungere attrito al processo di pagamento, riducendo potenzialmente i tassi di autorizzazione.
Sfruttare le esenzioni
Per aumentare la conversione durante i periodi di punta, consigliamo di sfruttare le esenzioni. È possibile saltare l’autenticazione 3ds per le transazioni di basso valore (meno di 30 euro) o quando una transazione è considerata a basso rischio.
È inoltre possibile richiedere esenzioni per gli shopper fedeli e per gli scenari a basso rischio.
Monitorare i comportamenti insoliti
Il suggerimento è di tenere d’occhio le transazioni che beneficiano di esenzioni.
Se da un lato possono migliorare la conversione, dall’altro comportano un certo grado di rischio.
È sempre bene e utile verificare costantemente la presenza di attività insolite o sospette.
Monitoraggio e analisi
Nella lotta alla frodi online è importante fare tesoro di esperienze passate e adeguare la propria strategia difensiva alle necessità.
Imparare dal passato
Prima che arrivi l’alta stagione, consigliamo di rivedere le prestazioni dell’anno precedente nello stesso periodo, nonchè di analizzare gli addebiti e le notifiche di frode ricevute a gennaio per identificare le aree di miglioramento.
Monitoraggio in tempo reale
Durante i periodi di picco, suggeriamo di monitorare attentamente i tassi di rifiuto, oltre che determinare se i problemi di tasso di autorizzazione derivano da rifiuti dell’emittente, da rifiuti derivanti da frode o da 3D Secure.
Adeguarsi in base alle necessità
Se i rifiuti derivanti da frodi sono eccessivi, è consigliabile verificare quali sono le regole che li causano e apportare le modifiche necessarie.
Conclusioni
Con l’obiettivo di evitare potenziali frodi, i nostri consigli sono quelli di tenere sotto stretta osservazione le notifiche di frode e i chargeback in arrivo.
Si ricordi, in particolare, che dopo la stagione di punta, a gennaio e febbraio, è possibile che si verifichino frodi e chargeback leggermente più elevati, il che è prevedibile dato l’aumento del traffico festivo.
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