In Svizzera non ci sono mai code ai caselli autostradali semplicemente perché non esistono i caselli: gli automobilisti e motociclisti (anche esteri) che usano le autostrade nazionali contribuiscono al loro finanziamento attraverso una tassa annuale di 40 CHF (43 euro, al cambio attuale) per ciascun veicolo. Questa tassa viene riscossa e verificata tramite un particolare contrassegno adesivo, la vignetta, che va applicato in modo visibile e non rimovibile alla superficie interna del parabrezza dell’auto o a una parte non rimovibile (anche se non visibile) della moto.
Senza vignetta non è consentito circolare sulle autostrade e semiautostrade svizzere ma si può circolare liberamente su tutte le altre strade: per esempio, un turista che non percorre le autostrade può viaggiare in Svizzera senza comprare una vignetta. Se lo beccano in autostrada senza vignetta sono guai. La vignetta dura 14 mesi: da inizio dicembre dell’anno precedente a fine gennaio dell’anno successivo.
Comprare e applicare la vignetta nuova per poi raschiar via quella vecchia (fatta apposta per disintegrarsi in mille pezzetti) è uno dei rituali della vita in Svizzera. Da metà del 2023, però, è possibile acquistare in alternativa il contrassegno elettronico o e-vignetta, che elimina quest’incombenza e ha il grosso pregio aggiuntivo di coprire due veicoli per chi, come me, ha le targhe trasferibili.
* Lo so che sembra strano, ma in Svizzera si possono avere due auto immatricolate con la stessa targa. La targa è facilmente rimovibile e trasferibile da un veicolo all’altro. Le due auto del Maniero, Elsa e Tess, condividono la targa. Questo riduce moltissimo le tasse annuali, ma in compenso può circolare uno solo dei due veicoli in un dato momento; non possono circolare entrambi contemporaneamente. A noi questa soluzione va benissimo, visto che guidiamo una sola delle auto per volta e non ci capita mai di doverle usare contemporaneamente.
La vignetta adesiva tradizionale, invece, copre il singolo veicolo, per cui anche chi ha le targhe trasferibili si trova a doverne comprare due. Così quest’anno sono passato alla e-vignetta, che ha anche altri pregi: può essere comprata online a qualunque ora e anche dall’estero, evitando quindi ai turisti la perdita di tempo dell’acquisto in frontiera, e non va riacquistata in caso di sostituzione del parabrezza.
La procedura è piuttosto semplice. Si va sul sito e-vignette.ch, che porta alla sezione apposita del negozio online della Confederazione, si clicca su Acquistare sotto l’icona del contrassegno elettronico 2024, si sceglie la categoria (nel mio caso, Veicolo a motore), il paese di immatricolazione (Svizzera, per me, ma si può scegliere il proprio paese se si è turisti), si inserisce due volte il numero di targa completo e infine si sceglie se permettere ad altri di sapere se è già stata emessa una e-vignetta valida per quel veicolo (questo è utile per chi usa veicoli a noleggio oppure in car sharing).
Fatto questo, si aggiunge la e-vignetta al carrello (cliccando su Aggiungi al carrello), si immette facoltativamente un indirizzo di mail al quale farsi spedire la conferma d’acquisto, si accetta la dichiarazione sulla protezione dei dati e finalmente si clicca su Vai alla cassa.
Il pagamento è effettuabile con Mastercard, Visa, American Express, Postfinance, l’online banking della Posta, Twint (un servizio di pagamento online molto popolare in Svizzera) e Google Pay.
Quando l’operazione va a buon fine, il sito avvisa che non è necessario stampare la ricevuta o portarla con sé in altra forma: in caso di controllo verrà verificata soltanto la targa. “Il controllo del contrassegno elettronico avviene tramite verifiche a campione della targa di controllo al confine da parte dei collaboratori dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC), nonché all'interno del Paese dalla polizia. Non sono previsti impianti per i controlli automatizzati”, scrive l’UDSC stesso.
Ho lasciato intenzionalmente visibile la targa perché è un riferimento a Star Trek.
Addio raschietti e alcool e truciolini di plastica sparsi per l’abitacolo. I tradizionalisti possono comunque continuare con la vignetta fisica.