Dic 22, 2025 Approfondimenti, Attacchi, Campagne malware, Hacking, In evidenza, Leaks, Malware, Mercato e Statistiche, Minacce, Prodotto, Scenario, Software, Tecnologia, Vulnerabilità
Nel 2025 la pressione cyber sul settore finanziario è stata ragguardevole.
Come ha spiegato Noushin Shabab, Lead Security Researcher del team GReAT di Kaspersky, quello che emerge è un ecosistema criminale sempre più strutturato, capace di colpire banche, sistemi di pagamento e infrastrutture finanziarie.
E in grado di colpire con modalità ibride, in cui criminalità informatica e organizzata tradizionale finiscono per sovrapporsi.
I numeri del Kaspersky Security Bulletin confermano questa tendenza. Nel corso del 2025, l’8,15% degli utenti del settore finanziario è stato colpito da minacce online, mentre il 15,81% ha subito minacce ‘locali’, legate a malware introdotto attraverso file, software o accessi già presenti sui sistemi, e non direttamente via Internet.
Guardando invece alle organizzazioni del settore finanziario, il ransomware ha colpito il 12,8% delle realtà B2B, con un aumento del 35,7% degli utenti unici coinvolti rispetto al 2023.

Noushin Shabab, Lead Security Researcher del team GReAT di Kaspersky.
Uno degli elementi più rilevanti osservati nel 2025 è la convergenza sempre più evidente tra gruppi di cyber criminali e reti di criminalità organizzata.
Shabab ha citato il caso degli attacchi contro il sistema Pix, l’infrastruttura di pagamenti istantanei gestita dalla banca centrale brasiliana e utilizzata quotidianamente da milioni di persone.
Le indagini hanno mostrato come l’operazione non fosse riconducibile a un singolo gruppo tecnico ma a una collaborazione tra attori digitali e gruppi criminali tradizionali.
L’obiettivo era di infiltrare il sistema, mantenere un accesso persistente e sottrarre fondi a più istituti bancari.
Un modello operativo che punta alla monetizzazione diretta e che segna un salto di qualità rispetto alle campagne cyber puramente opportunistiche.
Nel corso del 2025 è cresciuta in modo significativo anche la pressione sulla supply chain software.

Kaspersky descrive un ecosistema criminale sempre più strutturato, capace di colpire banche, sistemi di pagamento e infrastrutture finanziarie.
Secondo i dati presentati da Kaspersky, si è registrato un aumento del 48% dei pacchetti malevoli all’interno di repository e framework ampiamente utilizzati dagli sviluppatori, come le librerie JavaScript distribuite tramite NPM.
L’inserimento di componenti compromessi all’interno di software legittimi consente agli attaccanti di colpire indirettamente utenti e organizzazioni, aggirando i controlli tradizionali.
A questo si è aggiunto l’uso di nuovi canali di distribuzione: piattaforme di messaggistica e strumenti di collaborazione, nati per facilitare il lavoro, vengono sempre più spesso sfruttati per veicolare malware già noto, adattato a contesti diversi e meno monitorati.
L’intelligenza artificiale ha avuto nel 2025 un ruolo sempre più rilevante anche nelle attività offensive.
Le previsioni formulate da Kaspersky a fine 2024 si sono rivelate allineate alla realtà: modelli linguistici e sistemi automatizzati vengono utilizzati per analizzare gli ambienti bersaglio, generare campagne di phishing altamente personalizzate e sviluppare malware più adattivo.
Parallelamente, i ricercatori hanno osservato un’evoluzione delle infrastrutture di comando e controllo.

Le tecniche ATS (Automated Transfer System) permettono di automatizzare le transazioni fraudolente, modificando gli importi e i destinatari dei trasferimenti in tempo reale senza che gli utenti se ne accorgano.
In un caso analizzato nel 2025, i server di una botnet erano implementati tramite smart contract su blockchain, rendendo estremamente complesso il loro smantellamento e aumentando la resilienza dell’intera operazione criminale.
Come ha osservato Fabio Assolini, ricercatore del team GReAT di Kaspersky, i gruppi criminali stanno combinando sempre più spesso strumenti digitali, intelligenza artificiale e infrastrutture decentralizzate per ampliare la portata e la durata delle loro campagne.
Il settore finanziario ha visto crescere anche gli attacchi contro il mobile banking e i sistemi di pagamento contactless.
Nel 2025 Kaspersky ha rilevato oltre 1,3 milioni di attacchi basati su trojan bancari, molti dei quali mirati a dispositivi Android.
Particolarmente rilevante è l’uso di malware dotati di funzionalità di Automated Transfer System, in grado di intercettare e modificare in tempo reale le transazioni, alterando importi e destinatari senza che l’utente se ne accorga.
La diffusione dei pagamenti NFC ha ampliato ulteriormente la superficie d’attacco, offrendo ai criminali nuovi vettori per frodi rapide e difficili da rilevare.

Smartphone Android non ufficiali, smart TV e altri dispositivi connessi possono includere malware preinstallati.
Un ulteriore elemento emerso nel 2025 riguarda la presenza sul mercato di dispositivi già infetti al momento dell’acquisto.
Smartphone Android non ufficiali, smart TV e altri dispositivi connessi possono includere malware preinstallati, come il trojan Triada, capaci di sottrarre credenziali bancarie e informazioni sensibili fin dal primo avvio.
Questa dinamica riduce drasticamente la capacità di difesa dell’utente finale e rappresenta un rischio diretto anche per gli istituti finanziari, che si trovano a gestire transazioni e accessi provenienti da dispositivi compromessi all’origine.
Non tutte le minacce osservate nel settore finanziario sono in crescita. Shabab ha evidenziato come alcune famiglie di malware bancario, attive sin dall’inizio del 2023, stiano mostrando un progressivo declino, anche grazie alla collaborazione tra gruppi di ricerca e forze dell’ordine.
Arresti mirati e operazioni di contrasto hanno portato allo smantellamento di diverse reti criminali, spingendo i membri rimanenti verso nuovi progetti malevoli.

Per Kaspersky, nel 2026 l’attenzione degli attaccanti potrebbe spostarsi verso aree dove la rapida crescita dei servizi finanziari non sempre è accompagnata da un livello di protezione omogeneo.
Guardando al 2026, tuttavia, le previsioni indicano un’ulteriore evoluzione del panorama delle minacce.
I trojan bancari potrebbero essere riscritti per sfruttare piattaforme di messaggistica come WhatsApp, mentre l’uso di deepfake e servizi di intelligenza artificiale per il social engineering è destinato a crescere, con un impatto diretto sui sistemi di autenticazione biometrica.
Sul piano geografico, l’attenzione degli attaccanti potrebbe spostarsi verso aree come Asia, Medio Oriente e America Latina, dove la rapida crescita dei servizi finanziari non sempre è accompagnata da un livello di protezione omogeneo.
Sul fronte tecnologico, infine, continuerà la corsa verso attacchi sempre più automatizzati, regionalizzati e difficili da attribuire.