Ott 17, 2025 Approfondimenti, Attacchi, Attacchi, In evidenza, Minacce, News, RSS
Il Global Threat Intelligence Report di settembre 2025 di Check Point Research ha rivelato che in Italia le organizzazioni hanno subito in media 2.221 attacchi informatici a settimana, il 16,9% in più degli attacchi registrati a livello globale (1.900 a settimana).
Nonostante un leggero calo rispetto ad agosto, il livello delle minacce rimane elevato ed è in crescita su base annua.
Secondo la ricerca di Check Point, la crescente diffusione della GenAI in tutti i settori sta aumentando significativamente il rischio di attacchi, non solo in Italia ma in tutto il mondo. L’analisi riporta che “1 su 54 prompt GenAI provenienti da ambienti aziendali presentava un alto rischio di fuga di dati sensibili“, il che porta a un impatto sulla quasi totalità (91%) delle aziende che usano regolarmente strumenti ti di IA generativa. Il 15% dei prompt, inoltre, conteneva informazioni sensibili quali dettagli sui clienti, codice proprietario o comunicazioni interne.
A livello regionale, l’Africa ha registrato il maggior numero di attacchi settimanali per organizzazione (2.902), seguita dall’America Latina (2.826) e dall’APAC (2.668). L’Europa invece si attesta sui 1.577 attacchi settimanali.
Il settore più colpito rimane quello dell’istruzione con una media di 4.175 attacchi settimanali per organizzazione nel mese di settembre. Questo settore risulta particolarmente attraente per i criminali grazie alla sua ampia superficie di attacco e alle insufficienti difese informatiche messe in campo. Segue il settore delle telecomunicazioni con 2.703 attacchi settimanali per organizzazione.
Tra gli attacchi più impattanti rimangono i ransomware, soprattutto dal punto di vista finanziario, con 562 incidenti nel solo mese di settembre a livello globale, un aumento del 46% su base annua. Gli Stati Uniti da soli hanno registrato il 54% dei casi segnalati.
Guardando ai settori, i più colpiti dai ransomware sono quello delle costruzioni e dell’ingegneria e a seguire quello dei servizi alle imprese. I gruppi più attivi invece sono stati Qilin col 14% degli attacchi, Play col 9,3% e Akira col 7,3%.
“I dati sulle minacce di settembre mostrano che, mentre il volume complessivo degli attacchi è leggermente diminuito, l’impatto e la sofisticazione delle minacce informatiche si stanno intensificando” ha affermato Omer Dembinsky, Data Research Manager presso Check Point Research. “Il ransomware rimane la forza più distruttiva, mentre l’emergere di fughe di dati legate alla GenAI aggiunge una nuova dimensione di rischio per le organizzazioni. I criminali informatici cercheranno probabilmente di sfruttare ogni innovazione più rapidamente di quanto gli utenti possano adattarsi. L’unica difesa sostenibile è una strategia basata sulla prevenzione alimentata dall’intelligenza artificiale in tempo reale, che garantisca la protezione della rete, del cloud, degli endpoint e delle identità. Solo attraverso questo approccio le organizzazioni possono stare al passo e proteggere le operazioni critiche da avversari implacabili“.