In un contesto in cui la trasformazione digitale corre più veloce della capacità di difesa, la cyber security è diventata una priorità globale. Secondo i dati più recenti, nel solo 2024 sono state individuate oltre 30.000 nuove vulnerabilità, con un incremento del 17% rispetto all’anno precedente, mentre la spesa mondiale in sicurezza informatica ha superato i 200 miliardi di dollari.
Un’escalation alimentata da fenomeni emergenti come l’intelligenza artificiale offensiva, i deepfake realistici e l’uso crescente dell’AI generativa nelle attività di attacco e disinformazione.
Di fronte a scenari geopolitici complessi e a una crescente interdipendenza digitale, l’Unione Europea ha rafforzato la propria risposta stanziando 214 milioni di euro nell’ambito del programma Digital Europe, destinati a consolidare la resilienza cibernetica collettiva e a sostenere l’azione del Centro Europeo di Competenza per la Cybersecurity.
È in questo contesto che si inserisce Cybertech Europe 2025, in programma il 21 e 22 ottobre a Roma, presso il Centro Congressi La Nuvola, confermandosi come uno dei principali appuntamenti mondiali dedicati alla sicurezza informatica e alla cooperazione tra pubblico e privato.
L’ottava edizione del Cybertech Europe riunirà oltre 200 speaker internazionali, rappresentanti di governi, imprese e centri di ricerca.
Tra gli ospiti più attesi figura Mike Pompeo, ex Segretario di Stato degli Stati Uniti ed ex Direttore della CIA, che aprirà la conferenza con un keynote dedicato alle sfide geopolitiche della sicurezza globale.
Accanto a lui interverranno figure chiave come Alessandro Colucci, Presidente del Gruppo Interparlamentare per la Sicurezza Tecnologica e dell’Informazione; Ivano Gabrielli, Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni; Remo Marini, Group Chief Security Officer di Generali Italia; e Christian Kirketerp de Viro, Acting Director for Cybersecurity and Trust della Commissione Europea (DG CONNECT).
Il programma, suddiviso in due giornate, affronterà i grandi temi che stanno ridisegnando la sicurezza digitale:
Uno dei fili conduttori di Cybertech Europe 2025 sarà l’impatto dell’intelligenza artificiale sui modelli di difesa, sia come strumento di prevenzione, sia come fonte di rischio.
Nel panel “From Chaos to Code: How AI is Weaponizing the Battlefield”, Eva Chen, CEO e co-fondatrice di Trend Micro, illustrerà come i modelli generativi stiano trasformando il modo in cui vengono concepiti, simulati e propagati gli attacchi informatici.
La stessa tecnologia che potenzia la sicurezza predittiva e la risposta automatizzata può infatti essere utilizzata per condurre attacchi mirati, rendendo la difesa un terreno di evoluzione continua.
Il tema sarà affrontato anche da Haider Pasha (Chief Security Officer EMEA, Palo Alto Networks) e Jonathan Fischbein (Global CISO, Check Point), che proporranno un approccio data-driven basato su threat intelligence e AI agentica, capace di trasformare i dati in decisioni operative in tempo reale.
In un ecosistema in cui la velocità è tutto, l’obiettivo è ridurre il gap umano nella risposta agli incidenti, integrando capacità cognitive e automazione in un framework adattivo di difesa.
La seconda giornata di lavori, aperta dagli interventi istituzionali della Commissione Europea e del Consiglio Regionale del Lazio, sarà dedicata all’analisi delle politiche e delle strategie di sicurezza a livello continentale.
Nel panel “From a European to a Global Level: Opportunities and Challenges in an Era of Rapid Technological Change” si discuterà di cooperazione transfrontaliera, armonizzazione normativa e protezione dei settori critici, tra cui telecomunicazioni, finanza e difesa.
Un altro momento centrale sarà il confronto su “Cybersecurity for FinTech and Communications”, che vedrà la partecipazione di George Michaelides (Commissioner for Communications di Cipro), Sibel Kocatepe (Federal Finance Supervisory Authority, Germania) e Héctor Laiz Ibáñez (INCIBE, Spagna).
L’obiettivo: condividere lezioni apprese dai conflitti e dagli attacchi internazionali per costruire una difesa cibernetica europea realmente coordinata.
La sicurezza informatica non è più solo una misura di protezione, ma un abilitatore di innovazione e fiducia.
Secondo i dati di NetConsulting Cube, il mercato italiano della cybersecurity ha registrato nel 2024 una crescita significativa, spinta da banche (+45,5%), utilities (+35,9%) e industria (+42,7%), con la Pubblica Amministrazione che avanza nella prevenzione degli incidenti cyber e nella gestione intelligente dei dati.
Parallelamente, la diffusione dell’IA generativa e agentica sta ridefinendo le logiche operative delle aziende, creando nuove filiere digitali ma anche maggiore complessità di compliance e difesa.
In questo scenario, eventi come Cybertech Europe rappresentano non solo un punto d’incontro per i professionisti del settore, ma anche un laboratorio strategico per ripensare la governance della sicurezza digitale.
L’evoluzione delle minacce richiede infatti un cambio di paradigma: dalla semplice reazione all’attacco alla prevenzione continua e predittiva, fondata su collaborazione, dati e innovazione tecnologica.
Cybertech Europe 2025 si conferma così come un osservatorio privilegiato per comprendere le traiettorie future della sicurezza digitale: dall’intelligenza artificiale alla difesa europea, fino al ruolo dell’Italia in un ecosistema globale sempre più interconnesso.
In un momento storico in cui la cyber sicurezza è divenuta questione di sovranità, la due giorni di Roma si propone come spazio di riflessione condivisa per costruire un futuro digitale più sicuro, consapevole e resiliente.
A questo link è possibile consultare l’agenda di Cybertech Europe 2025.
I lettori di Cybersecurity360 che volessero partecipare all’evento possono usufruire del seguente codice promo: Paeur25Spec20.