Ogni click lascia una traccia e la privacy è una merce sempre più rara. Sapere come celare la propria attività online non è più un lusso, ma una necessità fondamentale. Sia che si tratti di cercare un regalo a sorpresa, di consultare informazioni delicate senza che vengano memorizzate o semplicemente di evitare la miriade di cookie e tracciatori, la “navigazione in incognito” è lo strumento essenziale per riprendere il controllo del proprio spazio virtuale.
Molti sanno che la funzione esiste, ma pochi ne conoscono le potenzialità e, soprattutto, i passaggi esatti per attivarla in modo efficace sui propri dispositivi mobili.
La navigazione in incognito sul cellulare è una modalità offerta da tutti i principali browser (come Chrome, Safari, Firefox, Edge) che consente di navigare in Internet senza che il dispositivo salvi alcune informazioni sulla sessione.
Quando si attiva questa modalità il browser non registra nella cronologia i siti visitati, non memorizza cookie, dati dei moduli o ricerche effettuate. In pratica, quando si chiude la scheda o si termina la sessione in incognito tutte queste informazioni vengono automaticamente eliminate dal telefono.
È importante però chiarire che la navigazione in incognito non rende anonimi online. I siti web visitati, il provider di rete (ad esempio l’operatore telefonico) o l’amministratore della rete Wi-Fi possono comunque vedere l’attività di navigazione. Ciò che cambia è che queste informazioni non restano archiviate nel browser del dispositivo, quindi nessun altro utente che utilizza lo stesso telefono può visualizzare la cronologia o gli accessi effettuati durante la sessione privata.
Per attivarla basta aprire il browser e scegliere la funzione “Nuova scheda in incognito” (su Chrome e Android) o “Nuova finestra privata” (su Safari per iPhone). Una volta aperta, l’interfaccia cambia colore – di solito diventa scura o mostra un’icona dedicata – per indicare che si sta navigando in questa modalità. Da quel momento ogni sito visitato o ricerca effettuata resterà isolata dal resto della cronologia. Quando si chiude la finestra in incognito, il browser cancella tutto quanto legato a quella sessione.
Quando si utilizza la navigazione in incognito sul cellulare il browser adotta una modalità che isola la sessione di navigazione da quella “normale” impedendo che alcuni dati vengano salvati localmente sul dispositivo.
Ciò che viene nascosto riguarda tutto ciò che resta memorizzato nella memoria del telefono: la cronologia dei siti visitati, i cookie, i dati temporanei dei moduli compilati e la cache dei file scaricati. Quando la sessione in incognito viene chiusa il browser elimina automaticamente queste informazioni, come se non si fosse mai aperta quella finestra. Di conseguenza, chiunque utilizzi lo stesso smartphone dopo di te non potrà vedere quali siti hai visitato né troverà traccia delle ricerche o dei moduli compilati.
Tuttavia la navigazione in incognito non nasconde l’attività online a livello di rete o di servizio. Il provider Internet, l’amministratore della rete Wi-Fi, il datore di lavoro se si usa una connessione aziendale e i siti web che si visitano possono comunque registrare l’indirizzo IP del dispositivo e le pagine visitate.
Anche eventuali servizi pubblicitari o piattaforme come Google possono continuare a tracciare le interazioni attraverso il login dell’account o altre tecnologie esterne al browser come fingerprinting e identificatori del dispositivo.
La navigazione in incognito non è sufficiente per garantire la sicurezza online perché si limita a proteggere la privacy locale ma non offre una reale protezione contro i rischi esterni della rete.
Quando navighi in incognito il browser evita di salvare cronologia, cookie e dati temporanei sul telefono ma non impedisce ai siti web di raccogliere informazioni sull’utente. Queste piattaforme possono comunque rilevare l’indirizzo IP, la posizione approssimativa e le azioni compiute ricostruendo un profilo di comportamento anche senza l’uso diretto dei cookie.
Inoltre, la modalità in incognito non difende da minacce informatiche come malware, phishing o siti truffa.
Se si inseriscono credenziali su un sito compromesso o si scarica un file dannoso, la sessione privata non offre alcuna protezione aggiuntiva. Allo stesso modo, la connessione resta visibile al provider Internet, all’amministratore di rete o a eventuali hacker presenti su una rete Wi-Fi pubblica.
Per queste ragioni l’incognito serve solo a mantenere riservate le attività rispetto ad altri utenti del dispositivo, ma non può sostituire strumenti di sicurezza reale, come una connessione VPN, un antivirus aggiornato e comportamenti prudenti nella gestione dei dati personali.
Una VPN è fondamentale per la privacy mobile perché crea un canale cifrato tra il dispositivo e Internet, impedendo a terzi di intercettare o leggere i dati trasmessi. Quando si naviga da smartphone, soprattutto su reti Wi-Fi pubbliche, una VPN maschera l’indirizzo IP e nasconde la posizione reale dell’utente, rendendo più difficile tracciarne l’attività.
Inoltre, ostacola la raccolta di informazioni da parte di siti, app e inserzionisti. Questo livello di protezione riduce notevolmente il rischio di furti di dati e violazioni della privacy.
🌍 Server: 7.000+ server in 118 paesi
📱 Massimo dispositivi: 10
📍 IP dedicato: ✔
🆓 Versione Free: Garanzia rimborso di 30 giorni
💻 Compatibilità: Windows, macOS, Android, iOS
🔐 Sicurezza: IKEv2/IPsec, OpenVPN, NordLynx
👨💻 Assistenza 24/7: ✔
🏢 Sede legale: Panama
🔥 Offerte attive: SCONTO fino al 63%
NordVPN su Android e iOS offre molte delle funzionalità avanzate che ci si aspetta da un servizio VPN moderno, con qualche differenza legata alle caratteristiche dei due sistemi. In entrambi i casi l’app supporta il protocollo NordLynx, basato su WireGuard, che fornisce connessioni rapide e sicure.
Su iOS l’app crittografa la connessione con algoritmo AES-256, consente il cambio dell’indirizzo IP, include la protezione contro pubblicità e malware (Threat Protection) e supporta funzioni come Kill Switch, server offuscati e Onion Over VPN.
Nell’app Android si aggiungono opzioni come il split tunneling per decidere quali app passino attraverso la VPN e quali no, la protezione contro tracker e malware sempre attiva anche quando la VPN non è connessa, configurazioni DNS personalizzate, oltre alle stesse funzioni di crittografia, cambio IP, Kill Switch e server offuscati.
Anche la capacità di collegare più dispositivi con lo stesso account è prevista, così come una policy “no-logs” (cioè la promessa che NordVPN non conserva dati delle attività dell’utente).
Questa opzione include 3 mesi EXTRA in omaggio grazie all’anticipazione dell’offerta Back Friday 2025, per una durata totale di 27 mesi, con un risparmio del 74% sul costo normale.
Questa opzione include 3 mesi EXTRA in omaggio, per una durata totale di 27 mesi.
Piano | Risparmio | Prezzo scontato | Costo totale per i 27 mesi |
Base | 74% | 2,99 €/mese | 80,73 € (Anziché 312,93 €) |
Plus | 74% | 3,89 €/mese | 105,03 € (Anziché 404,73 €) |
Ultimate | 74% | 6,39 €/mese | 172,53 € (Anziché 672,03 €) |
Caratteristiche aggiuntive del piano ultimate (oltre a quelle di Base e Plus):
Questa opzione include 3 mesi EXTRA in omaggio, per una durata totale di 15 mesi. Lo sconto è inferiore (tra il 60% e il 67%).
Piano | Prezzo Scontato | Risparmio | Costo Totale per i 15 Mesi |
Base (Il più richiesto) | 4,59 €/mese | 60% | 68,85 € (Anziché 173,85 €) |
Plus (Il più conveniente) | 5,49 €/mese | 63% | 82,35 € (Anziché 224,85 €) |
Ultimate | 7,99 €/mese | 67% | 119,85 € (Anziché 373,35 €) |
Esporta in Fogli
Questa opzione è fatturata mensilmente e non prevede sconti.
Piano | Prezzo Mensile | Risparmio |
Base (Il più richiesto) | 12,99 €/mese | 0% |
Plus (Il più conveniente) | 13,99 €/mese | 0% |
Ultimate | 16,49 €/mese | 0% |
Funzionalità / Servizio | Base | Plus | Ultimate |
VPN Sicura e Veloce | ✅ | ✅ | ✅ |
Threat Protection (Base) | ✅ | ✅ | ✅ |
10 Dispositivi | ✅ | ✅ | ✅ |
Protezione Anti-Malware e Navigazione | ❌ | ✅ | ✅ |
Blocco di Pubblicità e Tracker | ❌ | ✅ | ✅ |
Password Manager & Data Breach Scanner | ❌ | ✅ | ✅ |
1 TB Spazio Cloud Crittografato | ❌ | ❌ | ✅ |
Assicurazione Cyber (max 5.000 €) | ❌ | ❌ | ✅ |
Condizioni comuni:
🌍 Server: 3200+ in 100 paesi
📱 Massimo dispositivi: illimitati
🆓 Versione Free: Garanzia rimborso di 30 giorni
💻 Compatibilità: Windows, macOS, Android, iOS
🔐 Sicurezza: OpenVPN, IKEv2, Shadowsocks, Wireguard e L2TP
👨💻 Assistenza 24/7: ✔
🏢 Sede legale: Paesi Bassi
🔥 Offerte attive: SCONTO fino all’83% + 3 mesi gratis 🔥
Surfshark fornisce due vantaggi chiave per l’uso su dispositivo mobile: alta velocità e connessioni illimitate. Sul fronte della velocità, non impone limiti né di banda né di dati ai suoi utenti. La velocità effettiva può subire rallentamenti in base alla distanza dal server VPN, alla congestione della rete o al protocollo usato, ma l’infrastruttura è pensata per ridurre al minimo queste perdite.
Per quanto riguarda le connessioni illimitate Surfshark consente di installare l’app su un numero arbitrario di dispositivi e di usarli simultaneamente con lo stesso account, senza che ciò influenzi negativamente la velocità di ciascuno. Questo significa che puoi proteggere il tuo smartphone, tablet, laptop e qualsiasi altro dispositivo mobile o fisso senza bisogno di acquistare licenze multiple.
In ambito mobile, queste caratteristiche rendono Surfshark particolarmente adatto per chi vuole usare la VPN in mobilità senza preoccuparsi di consumare “troppa” banda o di dover scegliere su quale dispositivo attivarla. Inoltre, alcune versioni dell’app includono funzioni come “Bypasser” (equivalente del split tunneling) che permettono di escludere talune app dal tunnel VPN per ottimizzare prestazioni o compatibilità.
Tuttavia, va considerato che “illimitate” non significa “infinite senza controlli”: alcune verifiche possono essere fatte automaticamente quando un numero molto elevato di connessioni contemporanee appare sospetto.
I piani VPN di Surfshark si distinguono per durata dell’abbonamento (24 mesi, 12 mesi o 1 mese) e per livello di completezza (Starter, One, One+). In tutti i casi viene applicata una garanzia soddisfatti o rimborsati di 30 giorni, con la possibilità di ricevere fino a 3 mesi extra gratuiti nei piani più lunghi.
È l’opzione con il massimo risparmio percentuale. Il prezzo totale si riferisce al costo iniziale per 27 mesi (24 + 3 extra).
Piano | Prezzo mensile | Prezzo totale per 27 mesi | Risparmio |
Surfshark Starter | € 1,99 | € 53,73 | 87% |
Surfshark One | € 2,29 | € 61,83 | 87% |
Surfshark One+ | € 4,19 | € 113,13 | 80% |
Questa è l’opzione intermedia in termini di durata e risparmio. Il prezzo totale si riferisce al costo iniziale per 15 mesi (12 + 3 extra).
Piano | Prezzo mensile | Prezzo totale per 15 mesi | Risparmio |
Surfshark Starter | € 3,19 | € 47,85 | 79% |
Surfshark One | € 3,39 | € 50,85 | 81% |
Surfshark One+ | € 6,29 | € 94,35 | 70% |
Questa opzione è ideale per chi necessita di una VPN solo per un breve periodo o per chi vuole testare il servizio pagando mese per mese (pur avendo anche la garanzia di 30 giorni). È l’opzione più costosa su base mensile e non include mesi extra.
Piano | Prezzo Mensile (fatturato mensilmente) |
Surfshark Starter | € 15,45 / me. |
Surfshark One | € 17,95 / me. |
Surfshark One+ | € 20,85 / me. |
🌍 Server: 3000 server in 105 paesi
📱 Massimo dispositivi: 8
🆓 Versione Free: Garanzia rimborso di 30 giorni
💻 Compatibilità: Windows, macOS, Android, iOS, Linux
🔐 Sicurezza: IKEv2, OpenVPN
👨💻 Assistenza 24/7: ✔
🏢 Sede legale: Isole Vergini Britanniche
🔥 Offerte attive: SCONTO fino al 49% + 3 mesi GRATIS
ExpressVPN mette a disposizione una app per Android e iOS che ha recentemente ricevuto un restyling che la rende più fluida e intuitiva: un design rinnovato consente di accedere più rapidamente alle impostazioni, visualizzare mappa e IP del server selezionato e usare nuovi strumenti come il test di velocità interno per individuare quale server sta funzionando meglio in quel momento.
In termini di velocità ExpressVPN si affida al protocollo Lightway, progettato per mantenere connessioni stabili, reattive e sicure anche quando cambi rete (ad esempio passando da Wi-Fi a dati mobili). Questo riduce ritardi e interruzioni, e contribuisce a che le prestazioni rimangano elevate anche su lunghe distanze.
Per la sicurezza ExpressVPN utilizza cifratura AES-256 di livello militare, DNS privati su ogni server e un kill switch (con funzione “Network Lock”) che blocca tutto il traffico Internet se la connessione VPN cade, evitando perdite di dati spontanee. Inoltre, i server operano in modalità TrustedServer (solo RAM), il che significa che nessun dato viene scritto su dischi fissi e tutto viene cancellato a ogni riavvio.
ExpressVPN adotta una rigorosa politica no-logs: non conserva registri delle attività, dei DNS o degli indirizzi IP degli utenti. Questa promessa è stata oggetto di audit indipendenti.Dal lato mobile, l’app si è arricchita anche del supporto a OpenVPN su iOS (oltre a Lightway e IKEv2), offrendo maggiore flessibilità nelle situazioni in cui il protocollo predefinito non è la scelta migliore.
Nei test reali, ExpressVPN mostra buon equilibrio fra velocità e sicurezza: riesce a gestire streaming da librerie estere, attività P2P e navigazione quotidiana con perdite di prestazioni contenute rispetto alla connessione base.
ExpressVPN propone tre piani di abbonamento – Base, Avanzato e Pro – con sconti fino al 73% per chi sceglie durate pluriennali. Tutti i piani includono una garanzia di rimborso di 30 giorni, quindi è possibile provarli senza rischi.
Piano | Prezzo mensile (promozionale) | Fatturazione iniziale (per 28 mesi) | Risparmio | Rinnovo automatico (annuale) |
Base | $3.49 | $97.72 (Risparmi $266) | 73% | $99.95 |
Avanzato (Più Popolare) | $4.49 | $125.72 (Risparmi $266) | 68% | $119.95 |
Pro | $7.49 | $209.72 (Risparmi $350) | 63% | $199.95 |
Piano | Prezzo Mensile (promozionale) | Fatturazione iniziale (per 15 mesi) | Risparmio | Rinnovo automatico (annuale) |
Base | $4.99 | $74.85 (invece di $194.85) | 61% | $99.95 |
Avanzato | $5.99 | $89.85 (invece di $209.85) | 57% | $119.95 |
Pro | $8.99 | $134.85 (invece di $299.86) | 55% | $199.95 |
Piano | Prezzo Mensile | Fatturazione | Rinnovo Automatico |
Base | $12.99 | $12.99 al mese | $12.99 mensili |
Avanzato | $13.99 | $13.99 al mese | $13.99 mensili |
Pro | $19.99 | $19.99 al mese | $19.99 mensili |
Ecco una rapida guida su come attivare la navigazione in incognito sui dispositivi mobile.
Su Android, il modo più rapido è con Chrome: aprire l’app, toccare il menu a tre puntini in alto a destra e scegliere “Nuova scheda in incognito”.
L’interfaccia diventa scura con l’icona del cappello/occhiali e tutte le nuove pagine restano isolate dalla cronologia normale; per uscire, toccare il pulsante dei tab, passare alla sezione “Incognito” e chiudere le schede oppure tornare ai tab standard.
Se si usano altri browser, i nomi cambiano ma la logica è identica: in Firefox si trova “Nuova scheda anonima” e, nelle impostazioni di privacy, si può attivare la navigazione privata sempre attiva; in Microsoft Edge si chiama “Nuova scheda InPrivate”; in Samsung Internet è “Scheda Segreta” e dalle impostazioni si può proteggere con PIN o biometria.
Da ricordare che i download effettuati restano nella memoria del telefono, mentre cookie e cronologia della sessione in incognito vengono eliminati alla chiusura delle schede.
Su iPhone e iPad la via principale è Safari: aprire Safari, toccare l’icona dei pannelli, scegliere “Privata” nella selezione dei gruppi di schede e confermare con “Fine”; da quel momento le nuove pagine sono in navigazione privata e l’interfaccia si scurisce.
Per tornare alla modalità normale, riaprire l’area dei pannelli, selezionare il gruppo “Standard” e confermare; se si vuole più protezione, in Impostazioni > Safari si può richiedere Face ID o Touch ID per sbloccare le schede private.
Anche le app di terze parti su iOS offrono scorciatoie simili: in Chrome toccare il menu e scegli “Nuova scheda in incognito”, poi gestire o chiudere le tab dall’icona dei pannelli; in Firefox toccare l’icona dei pannelli, passare alla sezione “Privata” e aprire una nuova scheda.
In ogni caso, la navigazione in incognito protegge la privacy sul dispositivo ma non rende anonimi sulla rete: i siti che si visitano e il provider possono comunque vedere la nostra attività.
La modalità privata o “incognito” non elimina tutti i rischi: alcuni elementi restano visibili e possono essere tracciati. Innanzitutto, l’indirizzo IP del dispositivo non viene nascosto: ogni volta che si naviga il sito e il provider di rete (ISP) possono vedere quell’indirizzo e da lì ricavare la posizione geografica approssimativa.
Inoltre, il provider di servizio Internet può monitorare il traffico dati: anche se non salverà la cronologia nel browser del telefono, l’ISP potrà comunque tracciare i domini che si visitano, i tempi di connessione e il volume dati scambiato.
Altresì, nonostante l’assenza di cookie persistenti, le pagine web possono usare tecniche più sofisticate – come “fingerprinting” del browser, script, web beacon, pixel traccianti – che raccolgono informazioni su sistema operativo, dimensioni dello schermo, versione del browser, plugin e altre caratteristiche uniche per identificare l’utente. Ancora, se si accede con un account (per esempio Google, Facebook) durante la navigazione privata quel servizio può legare l’attività al navigatore e continuare a tracciare anche oltre la sessione: la modalità privata non impedisce che gli stessi siti ottengano dati tramite login.
Infine, i file che si scaricano o i segnalibri che creiamo in modalità privata non vengono cancellati dal dispositivo: possono restare visibili nelle cartelle dello smartphone o nel sistema file.
Quando ci si connette a un Wi-Fi pubblico – per esempio in aeroporti, bar, stazioni o hotel – o si usano hotspot sconosciuti, ci sono rischi che rendono la VPN praticamente indispensabile sul cellulare.
In reti pubbliche spesso non è attiva la cifratura o la rete è mal configurata, così un malintenzionato può intercettare il traffico dati inviato e ricevuto (sniffing), acquisendo informazioni sensibili come credenziali, dati bancari, cookie o sessioni attive.
In più, reti aperte possono essere soggette ad attacchi “Man-in-the-Middle” in cui un attaccante si inserisce tra te e il server modificando o osservando i dati trasmessi.
In viaggio la situazione peggiora: può capitare di usare reti Wi-Fi con configurazioni deboli o poco sicure, reti con nomi falsi (falsi hotspot) che simulano connessioni legittime per indurre gli utenti a collegarsi e rubare dati, o reti sovraffollate che favoriscono l’attività degli hacker. Senza una VPN attiva lo smartphone diventa vulnerabile a furti di credenziali, intercettazione di chat, e-mail o app, e persino reindirizzamenti verso siti falsi.
La VPN, in queste circostanze, cifra tutto il traffico tra il telefono e il server VPN, impedendo che chiunque sulla rete locale veda o manipoli i dati. Maschera l’indirizzo IP reale e protegge la sessione anche se la rete è compromessa o poco sicura.
Le VPN restano uno degli strumenti più efficaci per avvicinarsi a un vero anonimato durante la navigazione da cellulare perché intervengono nel punto più vulnerabile del processo: la trasmissione dei dati.
Quando si attiva una VPN sullo smartphone, tutto il traffico Internet viene incanalato in un tunnel cifrato che passa attraverso un server remoto. Questo significa che il sito o il servizio non vede l’indirizzo IP reale ma quello del server VPN, rendendo impossibile identificare la tua posizione o il dispositivo da cui ti stai collegando.
Inoltre, la cifratura end-to-end protegge il contenuto dei dati da occhi esterni: provider Internet, amministratori di rete pubblica o eventuali hacker non possono leggere né intercettare ciò che stai inviando o ricevendo. A differenza della semplice “navigazione in incognito”, che agisce solo localmente, la VPN opera a livello di rete, impedendo il tracciamento da parte di siti, servizi pubblicitari e operatori telefonici.
Tuttavia, l’anonimato non è mai assoluto: se si accede a internet con un account personale (per esempio Google o Facebook), o consentiamo alle app di raccogliere dati di posizione e comportamento, la VPN non può annullare quei tracciamenti.
La sua funzione è proteggere la connessione e mascherare l’identità di rete, non eliminare ogni forma di riconoscimento legata ai servizi utilizzati.
Nel contesto business – dove dati sensibili, segreti aziendali, comunicazioni riservate e responsabilità legali sono all’ordine del giorno – due proprietà tecniche diventano essenziali per una VPN che voglia offrire protezione reale: la politica zero-log (o no-log rigorosa) e una crittografia robusta.
La politica zero-log significa che il fornitore della VPN non registra né conserva dati che possano ricondurre le attività di rete a un utente specifico: niente cronologia delle connessioni, niente indirizzi IP originali, niente timestamp dettagliati né dati di traffico riconducibili all’utente. In un ambiente business, questo è cruciale perché anche se un’autorità o un attore malintenzionato richiedessero i log, non ci sarebbero tracce utili da consegnare: la VPN non ha mai archiviato quelle informazioni. Molti provider affidabili pubblicano audit indipendenti e rapporti trasparenti per confermare che la loro politica zero-log sia autentica, non solo uno slogan di marketing.
La crittografia invece protegge i dati sul “percorso”: ogni pacchetto inviato dal dispositivo mobile verso il server VPN è cifrato con algoritmi avanzati (ad esempio AES-256) e viene inviato attraverso un tunnel sicuro. Questo garantisce che, anche se qualcuno intercettasse il traffico non possa decifrare né alterare i contenuti. La crittografia garantisce anche integrità (cioè che i dati non siano modificati in corsa) e autenticazione (che ci si connetta al server legittimo e non a un impostore).
Quando una VPN combina zero-log e crittografia forte, offre un livello di protezione adatto anche a contesti aziendali: le comunicazioni rimangono private, non c’è traccia da cui risalire alle attività e i dati non possono essere letti o manipolati. Tuttavia non basta da sola: occorre che l’utente eviti di autenticarsi a servizi con dati personali in sessione VPN, che il sistema operativo non abbia vulnerabilità, e che la VPN utilizzi anche protezioni contro perdite (leak) DNS, kill switch e difese contro attacchi sofistici come il browser fingerprinting.