Quando si parla di innovazione, spesso si parla di tecnologia ma non sempre di sicurezza digitale e meno ancora di cyber security. Che sia perché la si considera una tematica complessa e imperscrutabile e quindi una presenza necessaria ma scomoda, che sia perché la si vorrebbe già presente, ma del tutto invisibile all’interazione dell’utente finale, la cyber security è un megatrend senza che sia un hype, è un tema di attualità senza che sia popolare: è insomma un tema “famigerato” ma non è “famoso”.
Eppure, la cyber security costituisce una costola decisamente abilitante per qualsiasi processo di innovazione che abbia un risvolto digitale e quindi conoscerla, occuparsene in relazione al proprio day by day, e tenerne conto nell’ambito dei processi di open innovation e di trasformazione digitale è un vero e proprio vantaggio.
Tuttavia, troppo spesso resta confinata nell’ambito degli “addetti ai lavori”, nel contesto professionale delle aziende e sfugge dalle narrazioni più popolari che catturano l’interesse (tematiche Catchy) o ne affascinano (tematiche sexy) gli spettatori.
Eppure, la sicurezza digitale è anche e soprattutto interesse personale per la propria privacy e la sicurezza dei propri dati e quindi è importante parlarne, rendere evidente e noto come sapersi difendere.
È importante quindi che la comunicazione sulla sicurezza informatica possa arrivare al grande pubblico, possa essere al centro di iniziative verso le persone, possa essere “toccata con mano” per rendersi conto di quanto sia concreta e come sia una parte essenziale della cultura dell’innovazione e del digitale.
Per tutti questi motivi la sicurezza informatica entra a pieno titolo nella serie di iniziative legate Rome Future Week, la manifestazione diffusa dedicata al futuro.
Nell’ambito della kermesse romana è stata organizzato un momento dedicato a quella si potrebbe definire open cyber security come connubio fra open innovation, open day e cyber security, come un’occasione di apertura, formazione, confronto e approfondimento mediante talk, workshop e anche gare di “capture the flag” (competizione o sfida finalizzata a risolvere problemi in vari ambiti di sicurezza digitale sicurezza per accumulare flag/punti e vincere).
Michele Franzese, fondatore della Rome Future Week, in occasione della presentazione della manifestazione ha ricordato fra i vari interpreti principali della manifestazione proprio l’Agenzia per La Cybersicurezza Nazionale (ACN), sottolineando l’importanza del binomio fra innovazione e sicurezza con un evento dedicato previsto per il 16 settembre: una giornata di open day sui temi della cyber security con l’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale presso la Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma (Stazione Tiburtina).
E se le narrazioni e la comunicazione cambiano e si rinnovano anno dopo anno, è un segnale incoraggiante vedere come il processo di open innovation, di cultura dell’innovazione includa anche la cultura alla sicurezza digitale. In particolare, il programma della giornata è stato arricchito di attività pensate per avvicinare il grande pubblico al mondo della sicurezza digitale.
L’importanza dell’occasione di connubio fra innovazione e cyber security è sottolineata anche da una nota di commento inviata da ACN in cui si specifica come: “La cyber sicurezza non è solo un tema tecnico: è una responsabilità collettiva. Ecco perché durante il Cybersecurity Open Day è possibile conoscere da vicino i servizi operativi dell’Agenzia, tra analisi delle minacce, gestione delle crisi e progetti internazionali e capire come entrare a far parte di ACN. Il pomeriggio è centrato sull’incontro con aziende, università, ITS, giovani talenti e donne del settore per un confronto su competenze, opportunità e prospettive future”. L’obiettivo principale dell’intera giornata è “promuovere la cultura della sicurezza digitale, aperta a cittadini, studenti, imprese e professionisti”.
Nel corso dell’open day sulla cyber security si possono capire da vicino le diverse anime tematiche della cyber security: operazioni e contrasto delle minacce cyber, Difesa e monitoraggio delle minacce informatiche in tempo reale, certificazione e vigilanza, sviluppo di programmi industriali, test di sicurezza, formazione ed educazione alla sicurezza senza dimenticare le correlate nuove professionalità e le competenze corrispondenti.
Di particolare interesse anche la testimonianza di professioniste femminili legate all’associazione Women4Cyber.
Selene Giupponi segretario dell’associazione commenta: “Alla Rome Future Week del 16 settembre prossimo, metteremo al centro le donne, protagoniste di formazione e leadership nei futuri scenari digitali” perché “la cyber security è motore di innovazione e richiede visione strategica, consapevolezza e nuove e variegate competenze”.
In particolare, spiega, “per Women4Cyber Italia la partecipazione alla Rome Future Week sarà un’occasione preziosa per dare visibilità all’associazione e alla sua mission. Saremo presenti nello spazio dedicato ‘Donne della cyber security: esperienze a confronto’, per condividere storie di giovani professioniste e ispirare nuovi talenti.
L’evento rappresenta inoltre una preziosa opportunità di networking per esplorare collaborazioni future con gli stakeholder dell’ecosistema cyber presenti all’Open Day”.
La giornata è aperta a tutti: studenti, giovani professionisti, imprenditori, curiosi e appassionati di tecnologia. In generale per i giovani il futuro è fatto anche di occasioni professionali e quindi a fine giornata si potranno avvicinare aziende ed enti formativi, distribuire CV, fare domande, conoscere opportunità.